Remooole'

Un quadretto in omaggio alla storia della zona di Remole, dove si trova la frazione delle Sieci.

Ho voluto rappresentare in primo piano la "porta" trecentesca di Remole. Infatti a destra si possono riconoscere le famose "Gualchiere di Remole" dove venivano portati per la successiva lavorazione le lane da Firenze passando prevalentemente per la strada oltre l'Arno fino alla "Nave ai Martelli" (il complesso di case sulla sinistra).
Risalendo il fiume sempre sulla sinistra le cosiddette Sieci di Sotto o Fondacci sui quali l'Arno va a scontrarsi dopo l'imponente pescaia.
Attraversato il ponte si trova la famosa Fornace di Remole, detta anche Fornace Albizi (ora ex Ceramiche Brunelleschi), un complesso di edifici settecenteschi, vero e proprio sito di archeologia industriale, dove venivano creati i laterizi grazie anche ai materiali prelevati dall'Arno (vedi il barchetto). L'importanza di questa industria è stata tale da richiedere la costruzione della fermata ferroviaria adiacente (anni 60 dell'ottocento) subito dopo l'inaugurazione del tratto ferroviario Firenze-Pontassieve, uno dei primi in Italia (da qui poi la precoce nascita delle importanti officine ferroviarie di Pontassieve). La stazione sta aspettando il trenino in arrivo.
La frazione nasce però molto prima con insediamenti antichi testimoniati anche dalla presenza della millenaria Pieve a Remole (se ne nota il lungo e particolare campanile), punto di riferimento delle chiesette ubicate nella campagna circostante. Adiacente alla chiesa, quanto rimane del "castello" con i merli e la "torre del Mechi".
Nello sfondo le colline dove le viti danno un vino molto diffuso, il Remole, con l'omonima villa-fattoria sovrastante. La Villa di Poggio a Remole è del 1600 ed è sede dell'archivio della famosa famiglia Frescobaldi di cui è stata anche residenza per secoli.
Sulla destra Pontassieve, il capoluogo, sbircia da lontano, così come il Santuario del Sasso, legato al nome del torrente Sieci (sasso, saxum, silex, sieci), che sbuca da sotto il ponte stradale e quello ferroviario.
Le case coloniche, tra cui il complesso detto Fantechi, completano il paesaggio collinare.

Questo è quanto ho tentato di rappresentare pensando a questa "ridente cittadina"!

Il quadro è stato realizzato per essere esposto alla mostra "Festa di Colori", presso il Parco Berlinguer di Sieci, circolo I Maggio durante la festa dell'Unità di Luglio 2014.

Olio su tela
(c) 2014 Annalisa Bati

Commenti

Cangala ha detto…
Abito alle Sieci, complimenti per il tuo quadro.

Arcangela